Una buona resa visiva nei binocoli viene in genere determinata dalla tipologia di prismi montati sul binocolo, ma anche dai trattamenti applicati alle superfici ottiche e dai materiali che vengono utilizzati. Inoltre bisogna dire che la luce che attraversa l’obiettivo del binocolo crea un’immagine che giunge effettivamente rovesciata all’occhio di chi la osserva, e andrà perciò dunque “raddrizzata”. Questo lavoro è svolto sostanzialmente dai prismi, di cui è possibile distinguere due tipologie: i prismi di Porro ed i prismi a tetto.

I prismi di Porro, che vengono così chiamati dal nome dell’ inventore, costituiscono la più semplice tipologia costruttiva che troviamo, e dunque in pratica anche la più economica. Hanno un minor numero di rifrazioni dell’immagine, e presentano tuttavia lo svantaggio del peso,perché si tratta all’effettivo di due prismi adiacenti alquanto “massicci” quindi fanno sì che il binocolo non sia esattamente maneggevole. Troviamo anche i prismi a tetto. Si tratta di prismi molto più piccoli, ma al tempo stesso robusti e più compatti dei precedenti. Sono così definiti per via della forma caratteristica che hanno, possiamo dire che sono di maggiore complessità realizzativa, infatti sono forniti di più superfici, che richiedono un’ assoluta precisione, se di scarsa qualità possono inficiare la limpidezza dell’immagine. Queste caratteristiche spiegano sostanzialmente il loro costo generalmente superiore ai prismi di Porro.

Il fascio luminoso che entra nel binocolo segue sostanzialmente una strada particolare, infatti bisogna considerare che una piccola parte del fascio luminoso riflesso è disperso ogni qualvolta viene a contatto con una superficie, di vetro ad esempio, questo richiede non solo che il vetro adoperato abbia necessariamente un basso indice di rifrazione, ma che anche le superfici che sono percorse dal fascio luminoso stesso siano caratterizzate da una serie di rivestimenti che ne riducano la dispersione. In termini tecnici si parla di “coating”, ossia “coniugato” in modalità differenti, quindi in base al numero degli strati applicati ed al numero di superfici: Coated (C), Multi Coated (MC), Fully Coated (FC), Multi Fully Coated (MFC). Tutte le specifiche tecniche ci consentono sostanzialmente di farci un’idea di quali siano i modelli davvero più tecnologici e resistenti o ottimali, rispetto a modelli molto più semplici pensati per un uso meno professionale. Se volete scoprire quale modello può fare al caso vostro, scoprire anche i costi e le offerte sul mercato attuale, vi consiglio di consultare la guida che trovate sul sito https://binocolomigliore.it/