La biotriturazione è sicuramente lo step iniziale, un’azione dovuta se abbiamo un giardino e la prima macchina da utilizzare se poi vogliamo far seguire un processo di compostaggio. Quest’ultimo avviene in tempi e modalità praticabili se la triturazione avvenisse immediatamente prima. Tuttavia si può scegliere per il solo processo di triturazione e quindi ottenere un ottimo risultato in termini di risparmio di tempo, ma anche di fatica e denaro. Chiunque abbia un giardino sa molto bene quanto sia importante andare a delimitare un unico spazio adibendolo alla funzionalità di compostaggio. Tra l’altro non tutte le stagioni sono effettivamente adatte a creare terriccio fertile e materiale organico adatto a rifornire il verde di sostanze nutritive. Nelle zone paludose dove le estati sono particolarmente umide, il processo di biodegradazione viene molto ostacolato. D’estate inoltre la crescita del verde è molto più veloce e quindi rende il giardinaggio un’attività da svolgere molto più frequentemente. Discorso diverso invece per le zone di montagna o anche di mare dove i rifiuti verdi vengono essenzialmente trasformati grazie al clima umido. Il biotrituratore assume perciò un’importanza primaria in qualsiasi luogo dove l’impegno di mantenere pulite le aree verdi è una costante. Aziende o privati attraverso il biotrituratore guadagnano perciò effettivamente un grande vantaggio grazie a questo supporto.
Dopo aver raccolto tutti gli scarti della potatura all’interno del biotrituratore si può tranquillamente ottenere un materiale fine che è utilissimo in tantissime situazioni. Infatti ogni biotrituratore ha un sistema di sminuzzamento differente, abbiamo diverse tecniche che utilizzano questi macchinari sono. Di base i biotrituratori possono presentare un sistema di taglio a rullo e sistema di taglio a lame. In base a questa tecnica e anche in base alla potenza del macchinario si possono ottenere prodotti più o meno grossolani. I prodotti che si vanno ad ottenere dal biotrituratore sono ad esempio la cippatura, la sfibratura e la pacciamatura. La cippatura consiste nell’insieme di tutti i pezzettini di legno e tronchi tagliati abbastanza piccoli ma non ridotti totalmente in polvere. Lo sfibrato invece consiste sostanzialmente in una biomassa sfilacciata che è fatta di legno misto a fogliame. La pacciamatura è di base un mix di scarti ridotto a granelli davvero finissimi che nell’insieme assume la consistenza del terreno. Quindi se volete scegliere il modello di biotrituratore migliore per le vostre esigenze vi consiglio di consultare il sito https://biotrituratoremigliore.it/